Dunque,
avrei sicurmente preferito informarmi , documentarmi con dati certi a riguardo di un argomento come la disoccupazione, ma poi un lampo mi ha pervaso e mi sono detto: AL DIAVOLO, ciao è giusto un sito di opinioni e quindi mi sembra d'obbligo scrivere la mia personalissima opinione. premetto che non sarò troppo oggettivo in questa opinione, ma ogni tanto mi piace anche spaziare campi dove l'oggettività potrebbe essere poco apprezzataLA DISOCCUPAZIONE
Vorrei esporre il significato di essa con qualche riga di testo (si parla di testi che ho ricevuto a seguito di corsi di formazione destinati ai disoccupati)
Il disoccupato è colui che:-ha perso un posto di lavoro o cessato un’attività di lavoro autonomo
-ha un reddito inferiore a 8000 € lordi annui, nel caso di lavoro dipendente (es: co.co.pro., contratto a tempo determinato o indeterminato, part-time o full-time, etc…)-ha un reddito al di sotto dei 4800 € annui lordi, nel caso di lavoro autonomo
-ha lavorato solo per 8 mesi (4 se hai fino a 25 anni compiuti o, se in possesso di diploma universitario di laurea, fino a 29 anni compiuti).L'inoccupato è colui che non abbia mai svolto attività lavorativa, sia come dipendente che in forma autonoma o almeno che non è riconosciuto il lavoro in nero. L'inoccupato si dichiara disponibile a lavorare ed è in cerca di lavoro, oltre ad essere iscritto al centro per l'impiego.
Dunque come potete vedere l'inoccupato è come si potrebbe dire scherzosamente lo sfigato tra i non lavoratori,nel senso, magari si è fatto il mazzo per anni però siccome in passato l'Italia ha dato molto poco peso alla questione del lavoro nero, be questi poveri inoccupati si trovano senza ne percepire una minimo di disoccupazione e senza avere diritti di prelazione su assunzioni o altro.Questa cosa la dico con molta passione perché anche io ho avuto modo di provare cosa significasse essere un'inoccupato.
Ma non è questo il discorso.
Mi trovo qui per focalizzare non tanto il problema dei disoccupati, ma più mostrarvi un punto di vista più ampio, una visione di insieme, assolutamente personalissima e che ho maturato negli anni…anche se avendo appena 24 anni di certo non mi posso reputare saggio quanto un'anziano =)
CRISI E ITALIA
No,no state tranquilli non vi voglio ammorbare con le solite cose (che tutti abbiamo letto e sentito) a riguardo della crisi, motivi, da dove viene, quanto durerà ecc. . Quindi saltiamo questo passaggio e catapultiamoci in italia, dove la crisi si è sentita, ma molti non sapevano neanche perché fosse arrivata.
Ci ritrovammo in una condizione italiana molto sgradevole, le fabbriche a poco a poco iniziarono a chiudere, i piccoli LAVORATORI AUTONOMI furono costretti a fare la cresta sulle fatture per avere un pizzico di guadagno in più per tirare avanti e i dipendenti si ritrovarono chi in mobilità, chi in cassa integrazione, chi invece come disoccupati.Lo stato , a parer mio, mise abbastanza tempestivamente metodi di sostegno sociale quale la disoccupazione, la disoccupazione minima, il sussidio per le famiglie più disagiate ecc ecc, ma ci ritrovammo in una situazione non prevista: la crisi durò più del previsto (e se posso precisare, la crisi è ancora vivida nel "business" Italiano) e quindi gli ammortizzatori sociali durarono (e durano tutt'ora) più della reale previsione che si era fatta e ci ritrovammo ( o meglio ci troviamo) in una situazione in cui i soldi scarseggiano, il debito pubblico(che già era alto) aumenta a dismisura, e la gente che essendo ancora priva di occupazione richiede, o meglio , NECESSITA, ancora di ammortizzatori
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