“Una coppia come voi due da cos’è che deve scappare?”
“ Noi non stiamo scappando”
“ E cosa c’è a Parigi? “
“ Un modo di vivere diverso “
“ Forse stiamo scappando. Noi stiamo scappando dal vuoto disperato di tutta la vita qui, giusto? “
“… il vuoto disperato… ora l’ha detto!”
"MOLTE PERSONE SONO COSCIENTI DEL VUOTO MA... CI VUOLE UN GRAN FEGATO PER VEDERE LA DISPERAZIONE.. UAHU!!!".Il vuoto disperato racchiude in modo esaustivo ciò che il regista vuole trasmetterci. “ Noi non stiamo scappando”
“ E cosa c’è a Parigi? “
“ Un modo di vivere diverso “
“ Forse stiamo scappando. Noi stiamo scappando dal vuoto disperato di tutta la vita qui, giusto? “
“… il vuoto disperato… ora l’ha detto!”
Una coppia sposata con due figli nell’impresa della vita di coppia tra tradimenti, culmini di gioia e culmini di totale crisi. Decritto così vi apparirà come un film banale e scontato, anche io pensavo così, ma in realtà non lo è. Le interpretazioni di Leonardo Di Caprio e Kate Winslet sono davvero senza confronti, avvincenti, passionali, entrano nei personaggi di Frank ed April in tutto e per tutto.
I personaggi
Frank è un uomo d’affari che lavora in ufficio. Un lavoro che lui odia per la sua noiosità e ripetitività, ma lo intraprende per poter mantenere la famiglia e per il padre defunto che ha lavorato per la stessa compagnia per venti anni. Si sente quindi in dovere di continuare questo lavoro che ha dato tanto al padre e ha permesso di vivere anche a Frank stesso.
Frank è un uomo non realizzato, fa un lavoro che non gli appartiene, il rapporto con la moglie è apatico tranne quando litigano, sono gli unici momenti in cui i due riescono a comunicare. L’unico aspetto positivo sono i suoi figli a cui vuole un bene immenso, ma hanno un ruolo secondario nel film poiché la crisi tra i due coniugi è talmente disperata che i loro stessi figli perdono d’importanza. Egli ha dei rapporti sessuali qualche volta con una segretaria del suo ufficio, un interesse puramente per sentire qualcosa di nuovo, qualcosa che lo porti fuori dalla realtà monotona che lo circonda, qualcosa per sfogarsi. Ma la cosa sembra interessargli poco.April è una donna frustrata e piena di sogni mai realizzati. Sta a casa tutti i giorni, tutto il giorno ad aspettare che qualcosa di sconvolgente scuoti la sua vita. Accudisce la casa, i figli, e si sente come in trappola. Rivedendo delle vecchie foto sue e di suo marito decide di voler andare a Parigi a vivere, città che suo marito ha sempre descritto come viva e diversa e April ha sempre voluto visitarla. Così decidono di progettare la partenza e di informare tutti gli amici della grande notizia.
Davvero interessante è la figura di Jhon , il figlio trentenne di due amici dei due protagonisti. Egli è stato rinchiuso in una clinica psichiatrica per tanto tempo, ma sembra essere l’unica persona nel film a rendersi conto delle cose ed avere una spiccata intelligenza ed empatia con tutte le altre persone. E’ lui che ha pronunciato le parole: “Molte persone sono coscienti del vuoto ma… ci vuole un gran fegato per vedere la disperazione… “ .
Figura estremamente snervante è la madre di Jhon, la tipica aristocratica con modi superficiali, pronta sempre a sminuire gli altri mostrandosi sempre però con ipocrisia e falsità a tutti. Il padre invece è una persona che ha accettato sia le problematiche del figlio, sia il comportamento infantile della moglie, chiudendo l’apparecchio per l’udito quando ella comincia a blaterare.
Figura estremamente snervante è la madre di Jhon, la tipica aristocratica con modi superficiali, pronta sempre a sminuire gli altri mostrandosi sempre però con ipocrisia e falsità a tutti. Il padre invece è una persona che ha accettato sia le problematiche del figlio, sia il comportamento infantile della moglie, chiudendo l’apparecchio per l’udito quando ella comincia a blaterare.
Tra gioia e disperazione
Il film è caratterizzato da un susseguirsi temporale di persone ed avvenimenti. Tipici sono i Flash back in cui lo spettatore rivive in prima persona la felicità e la gioia dei primi tempi in cui Frank e April si conoscono, tra risate, sigarette e drink.
Passiamo da un culmine di eccitazione durante i preparativi per Parigi, qualcosa ha effettivamente svegliato sia mentalmente che sentimentalmente i due protagonisti. La decisione di scoprire un nuovo mondo, ricominciare una nuova vita lontano dalla solita monotonia e dalla disperazione che li fa continuamente cadere, ha trasformato la loro stessa vita in un’avventura emozionante.
Subentrano però alcuni fattori: a Frank viene proposta una promozione, un’ottima occasione per guadagnare di più e sentirsi realizzato. April invece scopre di aspettare il terzo figlio, notizia che manda all’aria il progetto parigino. Frank sa quello che vuole, lui ha trovato il suo posto, sta a meraviglia con la sua famiglia, il suo nuovo lavoro, ma ad April questo non basta, si sente messa da parte, inutile, continua a vedere un certo futuro e non riesce a smettere di vederlo.
Viene anche trattato il tema dell’ABORTO. Esso è accompagnato da tanti silenzi e la triste speranza della protagonista che sovrasta ogni suo desiderio familiare. Sottolineo che il film è ambientato negli anni 60, il tema dell’aborto non era così esplicito come lo è oggigiorno.
È anche molto evidente la presenza continua di ALCOL e SIGARETTE, come modo per occupare il tempo e un modo anche per evadere dalla realtà demoralizzante ed il nervosismo che pervade soprattutto l’animo di April. Concludendo
Assistiamo quindi al passaggio da una forte eccitazione della vita della coppia ad un salto finale nel vuoto disperato.
La fine è molto triste, non voglio svelarvela, se riuscite guardatelo interamente.
Ribadisco che le interpretazioni dei due protagonisti è semplicemente formidabile, probabilmente se non avessero scelto loro il risultato sarebbe stato noioso e banale. La fine è molto triste, non voglio svelarvela, se riuscite guardatelo interamente.
Anche le musiche sono bellissime, selezionate con cura, tra jazz anni 60, melodie col pianoforte ecc.. molto suggestive e coinvolgenti.
Il titolo “Revolutionary Road” si riferisce alla strada dove abitano, circa all’inizio del film vi è un flash back di April riferito a questo. Prodotto nel 2008 da Sam Mendes.
Consiglio moltissimo questo film, forse un po’ pesante (l'argomento trattato e per la tristezza..) da vedere ma molto bello e coinvolgente. Lo consiglio soprattutto ad un pubblico femminile in quanto tratta temi che, a parer mio, risultano essere più interessanti e affini a noi donne.
Buona visione!
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