domenica 16 gennaio 2011

Recensione: dizionario Collins. Dizionario inglese-italiano-inglese - Collins giunti


Siccome oggi vi ho parlato del libricino di francese, colgo la palla al balzo parlandovi anche dell’inglese, la lingua che adoro con tutto il mio cuore!
Studio inglese da circa 18 lunghissimi anni e non mi stancherò mai di studiarla! Nonostante la mia grande passione per questa lingua purtroppo ho avuto solo un dizionario bilingue, acquistato più o meno 10 anni fa, quando ovvero lo studio dell’inglese cominciava un attimo ad identificarsi.
Anche qui mi rivolgo ad una parte del pubblico immagino, ovvero quelle persone che sono interessate alla lingua inglese, la stanno studiando o la studieranno oppure per un semplice diletto (quest’ultima sarebbe una bellissima cosa, ma capisco anche che i dizionari non sono molto economici…).
Come dicevo prima, ho comprato questo dizionario circa 10 anni fa per questioni di esigenza. Non è uno di quei dizionari bilingue enormi, avrete presente quelli della Zanichelli o Zingarelli, per nulla tascabili ma sicuramente completi (sono appunto da tenere in casa).
Questo dizionario inglese – italiano, italiano – inglese, è stato compilato da un gruppo di esperti linguisti e lessicografi italiani ed inglesi . Esso si rivolge ad un vasto pubblico di lettori che vogliono imparare, leggere e capire l’inglese. A cura di Catherine E. Love , Giunti Marzocco William Collins Editore del 1995.
All’interno vi sono riportati:
  • i termini di uso comune nella loro accezione più moderna
  • vocaboli di uso colloquiale e gergale
  • espressioni di carattere formale ed informale
  • terminologie in campo scientifico, tecnologico e commerciale

All’inizio vi è un’introduzione in cui viene riportata la STRUTTURA DEL DIZIONARIO, dove cercare i derivati, i lemmi omografi, fraseologie, abbreviazioni, nomi propri ecc… Dà insomma delle indicazioni generali su come utilizzare il dizionario e come cercare particolari parole nel medesimo.
Di seguito è riportata anche la TRASCRIZIONE FONETICA , ovvero la trascrizione dei foni e fonemi delle parole, quei “simboli” che solitamente si trovano proprio accanto alla parola in quasi tutti i dizionari, anche in quello italiano.
E poi iniziano le parole in ordine alfabetico.
Alla fine del testo vi sono due pagine dedicate ad alcuni VERBI INGLESI , una specie di tavola dei verbi (un po’ povera) con le varie coniugazioni.
Il dizionario conta in tutto 1003 PAGINE, quindi non parliamo di quei dizionari giganteschi, si tratta di una misura media ed ai tempi lo pagai 38.000 lire.

Personalmente

l’ho sempre considerato molto semplice da usare anche se effettivamente non ci vuole un genio ad usare un dizionario. Comunque, nonostante sia abbastanza datato non lo cambierei per nessun altro al mondo! Essendo di “taglia media” è molto più comodo scorrere le pagine “di fretta” per arrivare alla parola che cerchiamo, ed è anche molto più facile per studiare: spesso mi è capitato di dovermi portare sul letto o sulla scrivania il dizionario gigantesco per altre lingue, non vi dico lo spazio che occupa e quanto scomodo sia.
Ovviamente passati 15 anni dalla sua pubblicazione adesso ce ne saranno degli altri molto più forniti e completi, comunque io ve lo segnalo perché mi sono sempre trovata benissimo, anche per quanto riguarda parole molto strane che solitamente si trovano solo in quelli grandi!



QUESTA MIA RECENSIONE è STATA PUBBLICATA, DA ME, ANCHE SU ALTRI SITI INTERNET IN CUI SONO INSCRITTO

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