domenica 16 gennaio 2011

Recensione: Dead end (Dvd)


Alcune sere fa stavo spulciando tra i dvd di mio fratello. Ero in vena di un film horror, ma avendoli visti praticamente tutti (quelli di mio fratello intendo…) mi sono trovata davanti questo “Dead End” . 
Per chi non lo sapesse “dead end” in America compare spesso per le strade: solitamente è un cartello stradale che mette in allerta le persone, i passanti, i velocipedi, gli autisti ecc… di un eventuale lavoro in corso o di una strada interrotta. Di conseguenza “dead end” rappresenta un avvertimento. Corrisponde in italiano (più o meno perché qui in Italia non esiste) a “morto/a fine/finale”. Non ha molto senso il significato, effettivamente come vi spiegavo prima in Italia non ci sono significati corrispondenti. Ma in fondo capiamo che si tratta di un pericolo e quindi, qualunque cosa esso voglia dire, è meglio starci alla larga.
Non è mia intenzione farvi una lezione sulle strade americane, quindi oggi ho deciso di parlarvi di questo film. 

DEAD END


Il film tratta di una famiglia (padre, madre, figlio, figlia e fidanzato) che si appresta a festeggiare il natale dai loro suoceri. Nel tragitto in macchina il padre decide di prendere una scorciatoia che rimane su un bosco totalmente isolato e fittissimo ( che cosa originale… vero??? ). Non decidono, com’è giusto che sia, prendere la solita interstatale che prendevano da 10 anni a questa parte, gli gira bene a tutti e prendono la scorciatoia.
Fin qui va bene. Ma il bello (in senso ironico) deve ancora iniziare!
Mentre viaggiano sulla loro autovettura i malcapitati incrociano spesso la sagoma di una donna vestita di bianco con un bambino in braccio (o almeno sembra un bambino visto che è solo un ammasso di coperte), decidono quindi di fermarsi per accompagnarla da qualche parte.
Sottolineo “da qualche parte” perché è veramente insensato ed alquanto stupido poter pensare in mezzo a fratte, rami e legna di poter trovare una stazione della polizia o un eventuale aiuto, contando anche che la donna in questione non aveva un’aria molto rassicurante. Ah, il cellulare giustamente non prende.
La strada è totalmente buia e deserta ( ma dai??? ) , il bosco sembra sempre più fitto e tenebroso, il giorno in questo film non arriva mai ed, a meno che non si trovino in Alaska, la cosa è veramente assurda.
Proseguono il viaggio con questa strana donna ed il suo “bambino-ammasso di panni” in braccio e la situazione comincia a sfuggire di mano. Uno ad uno i passeggeri cominciano a sparire e vengono ritrovati poi sulla strada maciullati e sbudellati. 
I corpi non vengono mai inquadrati, non che io sia una persona strana, però per un fatto di credibilità almeno che facciano vedere qualcosa. L’unico elemento è sempre il braccino storpio del cadavere che viene inquadrato in primo piano, il resto del corpo non esiste. Fanno vedere solamente le facce sbalordite degli altri personaggi, ma nulla di così credibile poiché gli attori lasciano un po’ a desiderare.
Prima di trovare i cadaveri per strada, le vittime vengono rapite da una macchina nera . Teoricamente questa macchina avrebbe dovuto rappresentare LA MORTE : le vittime vengono prelevate, urlano a squarciagola nel sedile posteriore, i familiari vedono il povero sfortunato chiuso nella macchina, cercano di fermarla ma è troppo tardi. Poco dopo trovano in cadavere per strada. Niente di bello insomma. 
La morte non è stata minimamente pensata, secondo me il regista non ha proprio considerato questo elemento che però rimane la parte principale nel film. La pellicola si basa su morti e nient’altro, quindi era sottinteso che il regista doveva un minimo preoccuparsi di rappresentare la morte in un qualche modo, anche per dare un pizzico di serietà al film, che vi assicuro che non ne ha. La mietitrice compare solo alla fine nelle sembianze di un uomo pallido e vestito di nero, che gran pensata!!!!

La strada si ripete di continuo, vedono sempre lo stesso cartello nonostante siano ore che viaggiano. Allora, dopo che metà macchina è morta e dopo che hanno realizzato che forse c’è qualcosa che non va ( ERA ORA! ) , che cosa decidono di fare???? DI ANDARE AVANTI OVVIAMENTE. Penso sia abbastanza scontato che se ci trovassimo in un bosco desolato dimenticato dal resto del mondo, con una alta probabilità di finire la benzina, praticamente tutti sono morti, sicuramente non mi preoccupo di arrivare a casa dei suoceri, ME NE TORNO INDIETRO! 
Ma i protagonisti decidono di proseguire, e così sia.
Il film procede con morti su morti su morti su morti, fino a che la ragazza (la figlia) rimane da sola. Avendo finito la benzina (di fatti mi sono chiesta per tutta la durata del film ma questi non finiscono mai la benzina??? ), girovaga a piedi per la strada cercando di arrivare non so dove e non so nemmeno come. La macchina mortale le passa accanto, la donna col bambino-panno esce dalla macchina esclamando NON è ANCORA LA TUA ORA , e meno male che me lo dici tu!
Il finale non ve lo svelo, non è un film impegnativo, proprio per niente, quindi guardatevelo se proprio non avete altro da guardare. Ci sono un po’ di buchi nel finale, ci sono cose che non quadrano, è tutto un po’ confuso, niente è ordinato, insomma non è fatto con accuratezza. I dettagli sono messi lì a caso. E questo ovviamente non va bene.
Ciò che caratterizza questo film è sicuramente il TRASH : scene trascissime, vi devo fare proprio questo esempio: la moglie, nel vedere il figlio morto, perde completamente le staffe e va giù di matto. Mentre il marito sta guidando e la figlia sta cercando di tranquillizzarla, lei apre la portiera e si butta giù dalla macchina. Non appena la ritrovano sembra integra, ma non appena il marito la abbraccia vede che ha mezza scatola cranica aperta, lei si tocca il cervello emettendo dei gemiti di piacere (insomma, come se stesse avendo un orgasmo), per poi morire un secondo dopo, almeno felice diciamo. Una scena disgustosa.
PIU’ TRASH DI COSI’ SI MUORE!!!
Completamente surreale, attori non competenti, trama che potrebbe anche reggere se però il film fosse stato realizzato in modo diverso, scene disgustose con un pessimo humour. Anche la colonna sonora è praticamente inesistente, a parte qualche canzoncina commerciale qua e là.
La tensione c'è, ma è talmente assurda la storia e gli attori sono talmente incompetenti che non riesci per niente a stare incollato allo schermo.
L’unica cosa forse che si salva è l’attore Ray Wise, ve lo ricorderete sicuramente per aver interpretato la parte del padre di Laura Palmer in “Twin Peaks “ in cui è stato più che meraviglioso. Ha interpretato anche la parte del diavolo nella serie "The Ripper" che trasmettono di tanto in tanto su MTV. Ma a questo film non doveva proprio partecipare.
Assolutamente , non ve lo consiglio.
Informazioni DVD

Attori: Ray Wise, Alexandra Golden, Lin Shaye, Billy Asher, Amber Smith
Fotografia: Alex Buono
Co-produttore: Guy Courtecuisse
Prodotto da: James Huth Yves Chevalier e Gabriella Stollenwerck
Scritto e diretto da: Jean-Baptiste Andrea e Fabrice Canepa
Anno: 2004
Contenuti extra presenti
Durata: 79 minuti
Captain movies e Sagittaire films in associazione con Studio Canal e 321FILMS

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