“Una cena quasi perfetta “ è una commedia nera realizzata nel 1995 da Stacy Title e scritta da Dan Rosen. Tra i protagonisti troviamo la famosa e bellissima Cameron Diaz.
DI COSA SI TRATTA?
Il film si focalizza attorno ad una specie di TAVOLATA VENDICATIVA.
Un gruppo di cinque amici si trova ogni sabato sera per cenare insieme e discutere sulle problematiche attuali. Uno di questi sabati invitano per cortesia un uomo che si rivela un totale disastro: razzista, fascistoide e violento. Per difesa personale sono costretti ad ucciderlo per poi essere seppellito in giardino. Da qui inizia una serie di omicidi dei peggiori reazionari, chi omofobico, chi disprezza le donne, chi vorrebbe sterminare tutti i barboni. La vena omicida diventa quasi divertente e molto ironica. I cinque amici non riescono a fare a meno di uccidere, prendendo tutto questo come un fizio…
COME FANNO AD UCCIDERE I LORO OSPITI?
L’dea di come uccidere i loro ospiti viene dalla stessa Cameron Diaz che nel film interpreta una studentessa di psicologia: il modo migliore è il VELENO. Avrebbero scelto un calice di vino, sempre lo stesso, che avrebbero lasciato sulla tavolata e che avrebbero lasciato per il dolce. La brocca è sempre quella BLU, per non confondere gli amici stessi riuniti attorno al tavolo e non rischiare di bere il vino avvelenato.
PERCHE’ AL DOLCE?L’dea di come uccidere i loro ospiti viene dalla stessa Cameron Diaz che nel film interpreta una studentessa di psicologia: il modo migliore è il VELENO. Avrebbero scelto un calice di vino, sempre lo stesso, che avrebbero lasciato sulla tavolata e che avrebbero lasciato per il dolce. La brocca è sempre quella BLU, per non confondere gli amici stessi riuniti attorno al tavolo e non rischiare di bere il vino avvelenato.
I cari protagonisti, Jude, Pete, Paulie, Mark e Luke, si autoproclamano delle fattispecie di PUNITORI DELLA GIUSTIZIA credendo di fare una giusta pulizia di soggetti che considerano feccia della società. Ma nonostante tutto essi danno qualche possibilità ai loro ospiti: invitandoli a cena chiacchierano con loro, li ascoltano, cercano di capire il motivo per cui la pensano in questo modo, tentano di far cambiare idea a loro, ma se questo non accade, l’ora del dolce è fatale! Il calice blu è immediatamente a loro disposizione!
I POMODORI
I cadaveri delle loro vittime reazionarie vengono seppelliti tutti in giardino sotto a delle piante di pomodori. Spesso durante le inquadrature delle scene è ripetuta più e più volte la presenza delle conserve di pomodori ed i frutti stessi. Uno dei protagonisti comincia ad avere anche mal di stomaco tanto pomodoro mangiano. Un modo per sottolineare insomma la loro continua vena omicida, il sovraccarico di pomodoro che hanno nella loro casa dovuto al fatto che devono coprire le tombe dei loro ospiti non accettati.
I cadaveri delle loro vittime reazionarie vengono seppelliti tutti in giardino sotto a delle piante di pomodori. Spesso durante le inquadrature delle scene è ripetuta più e più volte la presenza delle conserve di pomodori ed i frutti stessi. Uno dei protagonisti comincia ad avere anche mal di stomaco tanto pomodoro mangiano. Un modo per sottolineare insomma la loro continua vena omicida, il sovraccarico di pomodoro che hanno nella loro casa dovuto al fatto che devono coprire le tombe dei loro ospiti non accettati.
RECENSIONE PERSONALE
Ho trovato questa pellicola più che buona. Sicuramente troverete qualche analogie con “la signora ammazza tutti” oppure “la famiglia dei Roses”, commedie nere basate esclusivamente su una ironia che possiamo descrivere come anche di cattivo gusto (anche se un controsenso, in senso buono).
Sicuramente un punto a favore per Luke, uno dei cinque amici, il ragazzo nero studente di giurisprudenza che viene considerato come il guru della situazione. Gran oratore, riesce a convincere gli altri suoi coetanei che ciò che stanno facendo è giusto nei confronti soprattutto dell’intero globo. Figura molto carismatica, sicura di sé, molto vendicativa, probabilmente sentendosi preso in causa per primo essendo di colore e quindi soggetto a molte critiche da parte dei loro visitatori.
Un alto punto a favore va sempre ai protagonisti dei film, Jude, Pete, Paulie, Mark e Luke, ognuno con la propria personalità, ognuno differente. Tutti loro sono studenti, chi studia psicologia, chi studia scienze politiche, chi giurisprudenza, chi pittura e così via. Durante lo svolgimento del film assistiamo alla progressiva depressione e crollo di molti di loro rendendosi conto dello sporco ruolo che cominciava a ricoprire questo lavoro divino arrivati a 10 morti seppelliti sotto le loro piante di pomodori.
Incredibile è la fine in cui i cinque studenti invitano a cena il politico Norman Arbuthnot. Mentre i protagonisti stanno discutendo nella sala affianco sul da farsi poiché molti non sono d’accordo nel passare il calice blu a Norman, questo legge il giornale sulle ultime 10 persone scomparse e mentre legge si rivolge verso la finestra dove vengono inquadrate le 10 piante di pomodori. Norman capisce. Gli amici lo invitano a fare il brindisi, ma lui rifiuta dicendosi pieno.
Prima dei titoli di coda, si sente la voce di Norman che annuncia di volersi candidare come presidente e si dichiara "umilissimo servitore" del volere del popolo, mentre sullo sfondo vi è un ritratto che vede Norman davanti a un tavolo con un sigaro e cinque corpi esanimi in terra…
Ho trovato questa pellicola più che buona. Sicuramente troverete qualche analogie con “la signora ammazza tutti” oppure “la famiglia dei Roses”, commedie nere basate esclusivamente su una ironia che possiamo descrivere come anche di cattivo gusto (anche se un controsenso, in senso buono).
Sicuramente un punto a favore per Luke, uno dei cinque amici, il ragazzo nero studente di giurisprudenza che viene considerato come il guru della situazione. Gran oratore, riesce a convincere gli altri suoi coetanei che ciò che stanno facendo è giusto nei confronti soprattutto dell’intero globo. Figura molto carismatica, sicura di sé, molto vendicativa, probabilmente sentendosi preso in causa per primo essendo di colore e quindi soggetto a molte critiche da parte dei loro visitatori.
Un alto punto a favore va sempre ai protagonisti dei film, Jude, Pete, Paulie, Mark e Luke, ognuno con la propria personalità, ognuno differente. Tutti loro sono studenti, chi studia psicologia, chi studia scienze politiche, chi giurisprudenza, chi pittura e così via. Durante lo svolgimento del film assistiamo alla progressiva depressione e crollo di molti di loro rendendosi conto dello sporco ruolo che cominciava a ricoprire questo lavoro divino arrivati a 10 morti seppelliti sotto le loro piante di pomodori.
Incredibile è la fine in cui i cinque studenti invitano a cena il politico Norman Arbuthnot. Mentre i protagonisti stanno discutendo nella sala affianco sul da farsi poiché molti non sono d’accordo nel passare il calice blu a Norman, questo legge il giornale sulle ultime 10 persone scomparse e mentre legge si rivolge verso la finestra dove vengono inquadrate le 10 piante di pomodori. Norman capisce. Gli amici lo invitano a fare il brindisi, ma lui rifiuta dicendosi pieno.
Prima dei titoli di coda, si sente la voce di Norman che annuncia di volersi candidare come presidente e si dichiara "umilissimo servitore" del volere del popolo, mentre sullo sfondo vi è un ritratto che vede Norman davanti a un tavolo con un sigaro e cinque corpi esanimi in terra…
Consiglio la visione di questo film. Brillante, simpatico ma tetro allo stesso tempo. Difficile da descrivere a penna in quanto è colmo di caratteristiche molto interessanti. Insomma.. guardatelo, ne vale la pena!
INFOMAZIONI GENERALI
Paese - USA
Anno - 1995
Durata - 92 minuti
Genere - commedia nera, drammatico
Regia - Stacy Title
Attori - Cameron Diaz, Annabeth Gish, Ron Eldard, Jonathan Penner
Soggetto - Dan Rosen
Sceneggiatura - Dan Rosen
Musiche - Mark Mothersbaugh
QUESTA MIA RECENSIONE E' STATA PUBBLICATA, DA ME, ANCHE SU ALTRI SITI INTERNET IN CUI SONO INSCRITTO.
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